UMANITÀ FUORI DALLA BARBARIE
IL LUNGO PERCORSO DELL'UMANITÁ
PER USCIRE DALLA BARBARIE
Una rilettura della storia umana
"Siamo onde dello stesso mare,
foglie dello stesso albero,
fiori dello stesso giardino"
Lucius Annaeus Seneca
I. Introduzione
Ma innanzitutto, cos'è la barbarie?
Prenderei per illustrarlo la figura emblematica, nell'Antico Testamento, dell'omicidio di Abele da parte di suo fratello Caino (1). Possiamo ben vedere qui che la specie Homo sapiens, che supera tutte le altre per la sua intelligenza (grazie al suo neo-cortex), le supera allo stesso tempo per la sua facoltà di fare il Male. Infatti, anche la peggior belva non uccide in generale le sue congeneri: questo è quindi specifico della specie Homo sapiens (2). Inoltre Caino non uccide uno qualsiasi dei suoi simili, uccide il suo stesso fratello di sangue : un sommo di Male e di violenza, vale a dire di barbarie. In effetti, l'uomo è potenzialmente capace del meglio come del peggio. E' nota la serie di conflitti e di guerre che attraversano l'intera Bibbia : occorre giungere sino al Nuovo Testamento per finalmente incontrare l'uscita dalla violenza nella persona di Gesù : che si creda oppure no nella sua divinità, non si puo' negare la sua non violenza (Es .: Gesù che, alla vigilia della sua crocifissione, chiede a Pietro di riporre la sua spada e che, inoltre, chiede a suo Padre di perdonare i suoi carnefici "perché non sanno quello che fanno").
Va notato, tuttavia, che già nell'Antico Testamento è presente, nella Legge di Mosè, un'ingiunzione di non violenza: il quinto comandamento impone "non uccidere! ", anche se poi non ha trovato molta coerenza nei fatti . E va qui ricordata anche la profezia di Isaia (2,1-5 La pace perpetua) :
«Alla fine dei giorni ... (i popoli) spezzeranno le loro spade e ne faranno aratri, delle loro lance faranno falci; una nazione non alzerà più la spada contro un'altra nazione, non impareranno più l'arte della guerra ».
Inoltre, Gesù sostiene il carattere laico dello Stato quando afferma: "date a Cesare ciò che è di Cesare e a Dio ciò che è di Dio", a differenza dell'Antico Testamento dove potere politico e potere religioso coesistono nella stessa persona, il Re, mentre Gesù rifiuta categoricamente il potere politico ("il mio Regno non è di questo mondo").
Naturalmente, nella storia dell'Umanità vi sono state anche altre figure emblematiche non-violente come Gandhi e Martin Luther King, (anch'essi assassinati) ...
Facendo allora la transizione dalla Bibbia (Vecchio e Nuovo Testamento) più globalmente verso la Storia dell'Umanità, cerchiamo di vedere il suo difficile e lento percorso verso un'uscita dalla barbarie (guerre, genocidi, pulizia etnica, torture, pena di morte, schiavitù, razzismo, apartheid, terrorismo, crimini di ogni genere, compresi i crimini di guerra e i crimini contro l'Umanità, ...) con i suoi progressi, le sue cadute e le sue ricadute, poiché in realtà la barbarie ha cambiato volto ma non è (ancora) scomparsa. (3)
Ma : uscire dalla barbarie per andare dove? Vasta domanda! Direi che questa finalità si presenta con diverse sfaccettature: una Pace basata sulla giustizia sociale, uno spirito di cooperazione, una fraternità tra gli uomini e ... tutti gli altri valori positivi (conoscenza, arte, cultura, benessere ...) che portano allo sviluppo della persona umana e della società.
II. Dei progressi
Ecco allora un elenco non esaustivo dei "progressi":
La fine di ...
- la fine della schiavitù "istituzionale" nel mondo: un lungo processo che si è gradualmente esteso dalla metà del XVIII secolo fino alla fine del XX secolo (nel 1848 in Francia). Tuttavia, esistono ancora, sia pure su di una scala nettamente più ridotta (nell'antica Atene come nell'antica Roma gli schiavi costituivano circa metà della popolazione !), forme moderne, non ufficiali, di schiavitù: lavoro clandestino, lavoro minorile, canali di prostituzione (Thaïlandia ...), e persino forme di schiavitù classica (Mauritania, Sudan), sebbene ufficialmente illegale.
- la fine del colonialismo "territoriale": la decolonizzazione, iniziata storicamente intorno al 1775 con la guerra di indipendenza americana, continua con numerose tappe (tra le quali : Haiti nel 1804, il Brasile e la Bolivia nel 1825, la Romania, la Serbia e la Bulgaria nel 1878, gli Stati baltici, la Cecoslovacchia e la Polonia nel 1918, l'India e il Pakistan nel 1947, il Marocco e la Tunisia nel 1956, il Congo belga e il Madagascar nel 1960, l'Algeria nel 1962 ) in tutto il mondo, fino al 2011 (indipendenza del Sud Sudan).
- la fine dell' apartheid in Sud-Africa nel 1991.
- la dichiarazione di illegalità della tortura con l'articolo 5 ("Nessuno sarà sottoposto a tortura, né a pene o trattamenti crudeli, inumani o degradanti") della Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo del 10 dicembre 1948, seguita da una decina tra Convenzioni, Carte e Patti.
- la progressiva abolizione nel mondo della pena di morte (55 Stati praticano ancora la pena di morte, tra i quali la Cina, l'India e una parte degli Stati Uniti, mentre l'Europa mostra una relativa esemplarità, con la sola eccezione della Bielorussia, mentre in Russia vi è una moratoria dal 1997).
- la fine di regimi tribali, imperi, monarchie, dittature e regimi totalitari : "in corso", con alti e bassi.
L'emergenza di ...
- dei regimi democratici (rappresentativi, partecipativi, di democrazia diretta), con la separazione dei tre poteri: legislativo, esecutivo e giudiziario (si puo' vedere qui : https://fr.wikipedia.org/wiki/Histoire_de_la_démocratie).
- delle conquiste sociali (copertura sanitaria, pensioni di anzianità, reddito minimo, diritto all'alloggio, ferie pagate, scuola gratuita) come, ad esempio, in Francia :
1) la Sécurité sociale (4 e 19 ottobre 1945) e la CMU (Copertura delle Malattie Universale, il 27 luglio 1999, sostituita il 1° gennaio 2016 dalla PUMA (Protezione Universale dalle Malattie) con la Solidarietà sanitaria integrativa dal 1° novembre 2019).
2) del RMI (Reddito Minimo d'Inserimento, il 1° dicembre 1988) e poi del RSA (Reddito di Solidarietà Attiva) dal 2007, dapprima in sperimentazione, e poi : "RSA di base" e "RSA di attività", quest'ultimo sostituito il 1° gennaio 2016 dal "Premio di attività".
3) del DALO (Diritto all'Alloggio Opponibile) e del DAHO (diritto all'Accoglienza Opponibile) grazie alla legge del 5 marzo 2007.
L'origine di alcuni di questi progressi (RMI, CMU e DALO) è dovuta all'iniziativa del Movimento ATD-Quart Monde (4), al quale si sono unite altre associazioni (vedi più oltre).
4) delle pensioni di anzianità: pensioni per i militari (1831), pensioni civili per gli agenti dello stato (1853), pensioni per gli operai delle miniere (1894), pensioni per i ferrovieri (1909), pensioni per gli operai dello Stato (1928).
Con l'ordinanza del 19 ottobre 1945 è nato il regime per ripartizione, e l'eta' legale per la pensione viene fissata a 65 anni. Poi questa è stata anticipata a 60 anni da François Mitterrand nel 1982. Nel 1956: nascita del "minimo per la vecchiaia ", evoluzione di un'indennità avviata nel 1941.
La legge del 29 dicembre 1972 generalizza la pensione integrativa a tutti i dipendenti e ex dipendenti obbligatoriamente affiliati al regime generale di sicurezza sociale. Seguono poi diverse riforme ...
5) delle ferie pagate (dall'estate 1936)
6) della scuola gratuita : le Leggi Jules Ferry sono una serie di leggi sotto la Terza repubblica che rendono la scuola gratuita (1881), l'istruzione obbligatoria e l'insegnamento pubblico laico (1882).
Tuttavia, nel mondo, le disuguaglianze in termini di conquiste sociali - una fonte di ingiustizia sociale - costituiscono uno dei problemi più gravi dell'umanità (vedi più oltre).
- della Corte dell'Aia (il 29 luglio 1899).
- della Corte penale internazionale (CPI) (il 1° luglio 2002).
- della Società delle Nazioni (nel 1919) e poi delle Nazioni Unite (l'ONU) (5) (il 24 ottobre 1945), con la sua "Carta delle Nazioni Unite" e le sue articolazioni: l'Unesco (il 16 novembre 1945), l'OMS (il 7 aprile 1948)
- della Croce Rossa Internazionale (25 maggio 1864) e della Mezzaluna Rossa Internazionale (nel 1863).
- dell'Unione Europea, che, con tutti i suoi difetti, ha comunque il merito di esistere, soprattutto per il suo contributo alla Pace.
- senza dimenticare una miriade di associazioni a carattere umanitario, vale a dire la "Società civile", fino all'ICAN e oltre ...
La proclamazione o l'entrata in vigore di ...
- della "Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo" (10 dicembre 1948) e la "Dichiarazione dei Diritti dell'Infanzia" (20 novembre 1959), seguita dalla "Convenzione Internazionale dei Diritti dell'Infanzia " (CIDE) (20 novembre 1989).
- della Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo (3 settembre 1953),
- dell'uguaglianza dei diritti e delle libertà tra i sessi, che è inclusa nella "Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo" (articoli 1 e 2), e nel 1979 l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato la Convenzione sull'eliminazione di tutte le forme di discriminazione nei confronti delle donne (CEDAW), spesso denominata come la "Dichiarazione internazionale dei diritti delle donne".
- dell'obiezione di coscienza al servizio militare, adottata definitivamente in Francia nel 1983, in Svezia nel 1902, in Norvegia nel 1922, in Olanda nel 1922, in Danimarca nel 1917-1933-1952, in Svizzera nel 1951, in Austria nel 1955, nella Germania orientale nel 1964, nella Germania occidentale nel 1965, in Italia nel 1972 con limitazioni e completamente nel 1998, in Lussemburgo nel 1963, in Belgio nel 1964, negli Stati Uniti nel 1973 con l'abolizione del servizio militare obbligatorio, in Portogallo nel 1976, dove il diritto all'obiezione di coscienza è sancito dalla Costituzione, in Spagna nel 1984, in Jugoslavia nel 1994, in Russia nel 1993 (e definitivamente nel 2004) e in Corea del sud nel 2018. In Cina è vietata l'obiezione di coscienza al servizio militare.
In Israele, l'obiezione di coscienza al servizio militare è proibita per gli uomini e tollerata per le donne: il movimento "refuznik", nato nel 1979, rifiuta di servire nello Tsahal, l'esercito di Israele, e specialmente nei Territori Palestinesi Occupati; i "refuznik" erano più di mille nel 2005.
- dei Trattati di abolizione: delle armi chimiche (nel 1993) e batteriologiche (nel 1972), delle mine anti-uomo (nel 1997), delle bombe a grappolo (nel 2008), delle armi nucleari (adottato il 7 luglio 2017). Ed inoltre, come già menzionato, l'abolizione della schiavitù "istituzionale" e, gradualmente, della tortura e della pena di morte.
E qui una nota personale sulla mia partecipazione, in qualità di membro rappresentante dell'associazione "Abolition des Armes Nucléaires - Maison de Vigilance", partner dell'ICAN, Premio Nobel per la Pace nel 2017, alla Conferenza che ha elaborato e finalizzato il testo del Trattato sulla Proibizione delle Armi Nucleari (TPAN). Il suspense e poi la mia grande emozione il 7 luglio 2017, all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York, intorno alle ore 11, quando sul grande schermo è apparso il risultato del voto: 122 a favore, 1 contro e 1 astensione, senza dubbio resteranno incise per sempre nella mia memoria. Ciò ha in effetti rappresentato una "vittoria di tappa" storica di una "democrazia planetaria" di fronte all'intimidazione di un'oligarchia di Stati dominanti.
III. Limiti dei progressi : gli ostacoli
Ora, la maggior parte di questi progressi risalgono a meno di un secolo fa : vi è quindi un'accelerazione del processo di abbandono della barbarie. Di che essere soddisfatti? Non proprio, o "non ancora" ... Perché? Che cosa manca ? e / o cosa c'è che non va?
Possiamo provare a sintetizzare la risposta in due grandi punti :
- l'uno è direttamente legato alla natura umana, che non sembra essere molto cambiata : l'esistenza di fenomeni di corruzione, di mafia, di razzismo, di evasione fiscale, di violenza fisica o morale, individuale o collettiva (la tortura, il terrorismo, e persino i genocidi), tensioni e guerre civili o tra Stati, in particolare per paesi interposti, ecc., tutto ciò significa che i progressi sopra menzionati rimangono attualmente ancora molto parziali.
- l'altro punto è strutturale e riguarda il problema della governance : è essenziale pervenire ad una vera governance mondiale.
Perché?
Perché l'economia e soprattutto la finanza operano a livello globale (le multi-nazionali e i grandi gruppi finanziari) e che attualmente non esiste alcun potere politico per regolarli al fine di soddisfare le reali esigenze di tutti, invece di perseguire solo il massimo profitto di una minoranza,
e poiché tutti i problemi più gravi dell'umanità e del nostro pianeta - ingiustizia sociale (miseria e insicurezza), riscaldamento climatico, inquinamento ambientale, forte declino della biodiversità, corsa agli armamenti di ogni tipo - si pongono a livello globale.
IV. La Natura umana: una possibile evoluzione ?
Per quanto riguarda la natura umana, è chiaro che il grado di ferocia e la crudeltà di avvenimenti attuali o più o meno recenti non hanno nulla da invidiare, ad esempio, a certe esecuzioni capitali pubbliche nell'antichità, in cui i condannati venivano lasciati in pasto alle belve.
In che modo la natura umana potrebbe evolvere "positivamente" nelle sue due componenti: l'innata e l'acquisita ? Per la componente innata sembra molto difficile ed eticamente molto problematica, mentre per la componente acquisita ci sarebbe senza dubbio molto da dire e ... da fare!
Già prima della nascita, il bambino è sensibile al suo ambiente, e ovviamente prima di tutto a sua madre, allo svolgersi della sua vita fisica, psichica ed affettiva. Nel seguito subentrano la famiglia, la scuola, gli amici, le associazioni e l'ambiente : è l'interazione con tutto ciò che determinerà la componente acquisita dell'adolescente e di conseguenza contribuirà a costruire le sue "basi" per il resto della sua vita. È quindi su questi elementi che è possibile agire per promuovere un orientamento "positivo" del futuro adulto.
Ma prima di tutto un'osservazione: nelle nostre società, come nel resto del mondo, la violenza è presente ovunque: in tutti i settori e a tutti i livelli, in modo da costituire una sorta di "piramide", in cima alla quale vi sono i crimini più odiosi, le torture, i genocidi ... e l'uso di armi di distruzione di massa, tra cui le più terrificanti: le armi nucleari, le quali, a causa del loro carattere di "arma assoluta", vengono tipicamente considerate da diversi dirigenti politici o militari come simbolo e strumento di una smisurata volontà di potenza (l'hubris della Grecia antica). Su di loro, come su certi strati della popolazione, le armi nucleari esercitano anche una sorta di fascino irresistibile.(6)
Non proverò qui a passare in rivista tutte le forme di violenza che compongono questa piramide: sono già ben note ... ma non sempre!
Quindi mi limito a orientare i riflettori su una di queste forme che è abbastanza raramente oggetto di una vera consapevolezza:
si tratta della violenza di molti giocattoli, fumetti e videogiochi, che degli adulti acquistano per i loro figli, senza nemmeno rendersi conto del messaggio che accompagna necessariamente questa pratica, generalmente considerata come banale (negli Stati Uniti cio' include anche armi vere, spesso date agli adolescenti e talvolta anche ai bambini!).
Quale potrebbe essere l'alternativa a questa "cultura della violenza"? Una cultura di "una non violenza basata sulla solidarietà", in altre parole, una cultura di pace basata sulla giustizia e sulla solidarietà: qui naturalmente pensiamo a Gandhi, al Dalai Lama, a Martin Luther King ... e a tutti i movimenti che ne sono stati ispirati. Da dove iniziare ? Attraverso la formazione fin dalla più tenera età (genitori, scuola materna, scuola, vita associativa ...).
Fortunatamente, il lato potenzialmente "selvaggio" della natura umana non ha impedito i progressi positivi, essenzialmente collettivi, di cui sopra. È quindi dato sperare che questo processo possa continuare indefinitamente, nonostante tutti gli ostacoli.
V. La necessità di una governance mondiale
Per quanto riguarda la necessità di una governance mondiale, vediamo prima, per grandi linee, come la situazione è evoluta negli ultimi secoli, diciamo a partire dalla guerra di religione, nota come "guerra dei 30 anni", che dilaniò l'Europa dal 1618 al 1648 e si concluse con il "Trattato di pace di Vestfalia". Mentre emerge in tal modo l'Europa moderna, quella degli Stati-nazione sovrani (Germania, Francia, Svezia, Paesi Bassi, Svizzera ...), appare una nuova organizzazione delle relazioni internazionali, includente la tolleranza religiosa, che modellerà la geopolitica sino al 1914, all'inizio della prima Guerra Mondiale.
Ciò che è importante sottolineare qui è che al di sopra degli stati sovrani non vi era alcuna organizzazione sovranazionale: era il regime dei nazionalismi, l'atteggiamento del tutto miope dell'"ognuno per sé ", che ha generato ogni sorta di guerre. A questo scopo, sarà necessario attendere la fine della prima Guerra mondiale, con la creazione della "Sociétà delle Nazioni", introdotta dal Congresso di Versailles nel 1919. Essa sarà seguita nel 1946 dalla creazione delle Nazioni Unite (l'ONU).
La motivazione principale per la successiva creazione di queste due entità sovranazionali era quella di mantenere la Pace nel mondo e risolvere i conflitti attraverso la negoziazione: tuttavia si deve purtroppo constatare che questo obiettivo è stato finora raggiunto solo molto parzialmente. Perché?
Soprattutto, come abbiamo già anticipato, proprio per l'assenza di una vera governance mondiale.
Anche se sono stati compiuti passi importanti, in particolare con la creazione dell'Unione europea e delle Nazioni Unite, siamo ancora lontani dalla governance politica globale. Qual è l'ostacolo? La risposta è chiara: l'eccessivo attaccamento di ogni Stato alla propria sovranità nazionale!
La soluzione richiede quindi un cambiamento radicale di prospettiva, ed anche di mentalità, che deve verificarsi tanto tra i dirigenti di ciascun paese quanto tra i cittadini, e questo fin dalla più giovane età. Si tratta di insegnare ai bambini che sono nati cittadini del mondo, ancora prima che cittadini del loro paese, e che l'obiettivo della loro formazione non è solo il loro successo personale, ma anche il successo di tutti; e che l'oggetto della loro preoccupazione non può essere limitato ai loro beni personali ma deve estendersi al bene comune e alla "casa comune": la Terra, il nostro unico pianeta, perché siamo tutte e tutti "nella stessa barca "!
Tutto questo è l'esatto opposto dell'individualismo dominante, specialmente in Occidente, l'individualismo che si traduce in sistemi socio-economici (capitalismo, neo-liberalismo, ultra-liberalismo ...) generatori d'ineguaglianze, incapaci di garantire una vera giustizia sociale là dove sono installati e predatori anche verso la natura. Questo stesso individualismo sfocia, a livello degli Stati, in tutti i tipi di nazionalismi, vale a dire i più potenti motori delle guerre.
Cosi', ogni Stato rappresenterebbe solo un livello intermedio nella sequenza: Famiglia, Comune, Dipartimento, Regione, Stato nazionale, (eventualmente) Federazione (o Confederazione) regionale di Stati e infine Confederazione e poi Federazione di tutti gli Stati del Mondo (attualmente 195).
Da questo punto di vista, è interessante notare che tanto la Federazione degli Stati Uniti d'America che la Federazione Svizzera sono passate prima attraverso la fase della Confederazione di Stati sovrani indipendenti, e che solo nel seguito la sovranità di questi Stati è stata trasferita a un Governo Federale per migliorare l'efficienza della governance: esempi da seguire per raggiungere una governance mondiale?
Per quanto riguarda le motivazioni per i dirigenti politici (capi di Stato, ministri, parlamentari): cosa vi è di più motivante e gratificante, di più desiderabile, che contribuire a risolvere i problemi dell'Umanità nel suo complesso, piuttosto che solo quelli della propria nazione?
Senza contare che il raggiungere la realizzazione di una Governance Mondiale è l'unico modo per risolvere in modo efficace i problemi più gravi in ciascuno dei Paesi !
I seguenti cinque libri affrontano questo tema della governance globale in un modo molto interessante e ampiamente argomentato: si tratta del libro del "Collegium International" « Le monde n'a plus de temps à perdre - Appel pour une gouvernance mondiale solidaire et responsable » (7) , del libro della giurista e politologa Monique Chemillier-Gendreau « De la guerre à la communauté universelle - Entre droit et politique »(8), del libro del politologo ed economista Riccardo Petrella « Au nom de l'Humanité - L'audace mondiale » (9), del libro dell'economista Guillermo Sullings « At the Crossroads of Humanity's Future - The steps towards the Universal Human Nation », (10) e del libro già citato a proposito dell'ONU della studiosa di storia contemporanea Chloé Mauriel « Histoire des idées des Nations Unies - L'ONU en 20 notions ». (5)
Et ecco due 'passi' nella buona direzione : l'iniziativa di Raniero La Valle, Riccardo Petrella, et al. « Perché la storia continui - Appello per una Costituzione della Terra »(11) che richiede quindi la creazione di una Costituzione globale, vale a dire a livello mondiale, associata a una Scuola "Costituente Terra" con l'obiettivo di approfondire dei temi relativi a questo progetto, e una proposta molto interessante e ambiziosa della giurista e politologa Monique Chemillier-Gendreau, pubblicata sul quotidiano "Médiapart" del 28 aprile 2020, con il titolo « Vers des jours heureux ..... » (12) : si tratterebbe di "lavorare per la creazione di una nuova organizzazione politica universale, una" 'Organisation Mondiale des Peuples', che attui un nuovo patto mondiale, i cui obiettivi sono la pace, la salvaguardia della natura e la garanzia dei diritti sociali universali ". Il primo passo consisterebbe in un folto gruppo di ONG che riunisse un'Assemblea costituente mondiale ...
Per sottolineare la necessità essenziale di una governance mondiale, che sola consentirebbe l'esistenza dell'Umanità come soggetto politico, il sociologo Bertrand Badie (13) e il filosofo cinese Zhao Tingyang (14) ritengono che la vera Storia dell'Umanità non sia ancora iniziata !
VI. "I have a dream": rendere le guerre illegali
In particolare, per quanto riguarda la possibilità di raggiungere la pace nel mondo, si dovrebbe già rendere ILLEGALI tutte le guerre con un Trattato appropriato, facente parte del Diritto Internazionale. In effetti, con l'interdizione della pena di morte, l'interdizione delle guerre di ogni tipo è "l'elemento mancante" nel Diritto Internazionale per poter raggiungere una Pace duratura. Ciò, tuttavia, a condizione che si basi su di una giustizia sociale universale ed una ecologia integrale (clima-ambiente-biodiversità) (15), possibili solo nel quadro di una governance globale.
A questo proposito, spesso sentiamo dire che "le guerre sono sempre esistite e quindi esisteranno sempre": un'affermazione arbitraria a livello logico e indirettamente contraddetta a livello storico, dove realtà esistenti fin dalla notte dei tempi, come la schiavitù, sono state abolite, almeno a livello istituzionale, ai sensi del Diritto Internazionale.
Il percorso verso un tale obiettivo era stato indicato con notevole lucidità dal presidente JF Kennedy, nel suo intervento alle Nazioni Unite, a seguito dell'assassinio dell'allora segretario generale delle Nazioni Unite, Dag Hammarskjöld, il 25 settembre 1961:
"Il programma che deve essere presentato a questa assemblea - per un disarmo generale e completo sotto un autentico controllo internazionale - ... riguarderebbe sia i sistemi di lancio che le bombe. Metterebbe fine alla loro produzione e anche i loro test, il loro trasferimento ed il loro possesso. Compirebbe, sotto il controllo di un'organizzazione internazionale di disarmo, una rapida riduzione del potenziale, sia nucleare che convenzionale, fino a quando non fossero aboliti tutti gli eserciti e tutte le armi, tranne quelle necessarie per l'ordine interno e per una nuova Forza di Pace delle Nazioni Unite". (16)
È importante notare che questa presa di posizione, che non potrebbe essere più lucida e coraggiosa, da parte di JF Kennedy, è stata e rimane fino ad oggi, a contro-corrente delle dottrine degli altri presidenti degli Stati Uniti, che hanno sempre rivendicato questo ruolo di garantire la libertà, la democrazia e la pace nel mondo al proprio Paese, in qualità di "gendarme del mondo".
Tuttavia, alcuni Stati, come il Costa Rica, dal 1° dicembre 1948 (una prima mondiale (17)) avevano già iniziato a intraprendere questa strada sopprimendo il loro esercito, mentre gli Stati Uniti e la NATO (18) adottano un atteggiamento all'estremo opposto.
Nel Diritto Internazionale, mentre, come abbiamo visto, sono state progressivamente proibite alcune delle armi più disumane, non è stato (ancora) preso in considerazione il progetto di vietare le guerre (comprese le guerre "civili"), rendendole illegali, il che rappresenta una tappa essenziale per arrivare a sradicarle completamente. In effetti, se ci si limita a proibire le armi, sarà sempre possibile inventarne delle altre per continuare le guerre !
VII. Nel mondo : due orientamenti opposti
In effetti, nel mondo compaiono due orientamenti opposti:
- quello che prevale in Occidente, caratterizzato da uno spirito di dominio basato su una "cultura del nemico" con il principale esempio degli USA / NATO, la cui dottrina della « full spectrum dominance » richiede a tal punto di avere sempre un nemico da affrontare che, quando questo chiaramente non esiste, allora fanno di tutto per inventarlo (ad es. la seconda guerra in Iraq nel 2003).
- quella che prevale in particolare in Cina, ma, con varianti, anche in altre regioni del mondo, la cultura che i cinesi chiamano del' "Tianxia '' (= Tutto sotto uno stesso cielo)(14), che prospetta un mondo unificato e pacificato, caratterizzato da un regime di cooperazione universale, in contrapposizione a un regime di competizione a oltranza e di conflitti senza fine, nonché di dominazione da parte dei più potenti.
Per quanto riguarda la Cina (19), è chiaro che il suo attuale posizionamento appare molto paradossale, e quindi particolarmente difficile da comprendere, soprattutto per noi occidentali.
Da un lato, la Cina ha stabilito una sorta di "perimetro" che comprende in particolare il Tibet, Hong Kong, Taiwan e le isole (per lo più disabitate, ma di importanza strategica) situate a sud-est del suo territorio continentale, perimetro che definisce lo Stato cinese, all'interno del quale essa intende assicurare "l'unità della nazione", e questo con tutta la violenza tipica di un regime totalitario, mentre al di fuori di questo perimetro la Cina intende adottare il regime del "Tianxia", in coerenza con la sua storia millenaria, durante la quale praticamente non ha mai invaso altri paesi per crearvi delle colonie, nonostante sia stata la prima potenza economica mondiale durante la maggiore parte degli ultimi venti secoli : al contrario, la Cina fu parzialmente colonizzata dagli inglesi ed invasa dai giapponesi.
VIII. Disarmo nucleare: una possibile mediazione della Cina?
Ora, per quanto riguarda in particolare il disarmo nucleare, mentre per raggiungere il Trattato Internazionale per la Proibizione delle Armi Nucleari è stata sufficiente un'intensa cooperazione tra la società civile e gli Stati 'non dotati', per il passo successivo, quello dell'eliminazione di tali armi, sarà necessaria l'interazione della società civile anche con gli Stati dotati di armi nucleari, a partire dai due "giganti": USA e Russia, con, se possibile, una mediazione della Cina, che, nonostante il suo regime totalitario, ha adottato un atteggiamento relativamente aperto nei confronti del processo che ha portato all'adozione del Trattato sulla Proibizione delle Armi Nucleari (TPAN) il 7 luglio 2017 e questo in contrasto con altri Stati, come la Francia e gli Stati Uniti, che hanno fatto di tutto per sabotarlo.
Inoltre, la Cina è l'unico stato nucleare ad aver completamente escluso dalla sua dottrina qualsiasi forma di attacco nucleare di "first strike" e mantiene le sue armi nucleari (venti volte meno numerose di quelle degli Stati Uniti o della Russia) al più basso livello di allerta.(20)
Come primo passo, la Cina potrebbe, ad esempio, proporre la creazione di un gruppo di lavoro, composto da esperti dei 9 paesi nucleari (un WG9) con la missione specifica di formulare una "tabella di marcia" realistica per un disarmo multilaterale coordinato, che servirebbe poi da base per i negoziati tra i 9 stati nucleari ed i loro alleati.
IX. I tre ruoli del Trattato sulla Proibizione delle Armi Nucleari e il ruolo dell'opinione pubblica
In questo processo, il TPAN, la cui entrata in vigore è prevista per il 2021, che ha già mostrato chiaramente il suo ruolo di stigmatizzazione (21) delle armi nucleari, sarà in grado di svolgere un ruolo importante come "catalizzatore" nel processo della loro effettiva eliminazione, e, una volta eliminate tutte queste armi mostruose, potrà contribuire in modo decisivo all'irreversibilità del disarmo totale.
Un altro elemento essenziale in tutto questo processo è la necessità di una presa di coscienza da parte dell'opinione pubblica, specialmente dei vari paesi nucleari e dei loro alleati, del rischio inaccettabile che queste armi di distruzione di massa possano essere utilizzate, volontariamente o anche per caso, per errore o per sabotaggio (ciber-attacchi ...). Questo rischio è ben rappresentato dall'Orologio dell'Apocalisse che gli Scienziati Atomici hanno fissato a "2 minuti da mezzanotte" già da due anni, ancora prima che un certo Donald Trump abbia progressivamente infranto i vari Trattati Internazionali (Allegato N° 1) che rappresentavano almeno una "salvaguardia" contro questo rischio terrificante.
Si tratta qui di una regressione di almeno un secolo verso un regime di tipo "Westfaliano" in cui, come abbiamo visto, gli Stati, essendo completamente sovrani, non riconoscono alcuna struttura sovranazionale che sola potrebbe affrontare efficacemente i veri problemi dell'Umanità. Questo è principalmente il motivo per cui, all'inizio di quest'anno 2020, l'Orologio dell'Apocalisse è stato portato a 100 secondi da mezzanotte, un valore mai raggiunto nemmeno durante la guerra fredda!
Ora, un'opinione pubblica, adeguatamente informata e non manipolata, avrebbe un ruolo essenziale da svolgere, a sostegno delle azioni diplomatiche finalizzate all'ottenimento del disarmo nucleare totale.(22)
Questo è un compito importante della Società civile, che potrebbe egualmente contribuire a superare una grande sfida, che attualmente ostacola un disarmo efficace e duraturo: "come passare da un regime di diffidenza a un regime di fiducia e cooperazione tra gli Stati nucleari ?" Una migliore conoscenza tra le popolazioni di questi Stati potrebbe senza dubbio contribuire a raggiungere questo scopo : ad esempio attraverso la rete dei "Mayors for Peace" ("Sindaci per la pace") e dei gemellaggi tra città di paesi diversi.(23)
X. Le tre minacce principali
Finora abbiamo principalmente cercato di affrontare tutto quanto, sul piano militare, minaccia, o addirittura impedisce, la Pace nel Mondo e le strade che possono renderla invece concretamente duratura.
Ora, due altre grandi minacce incombono anch'esse sull'Umanità e più globalmente sul Mondo, come indicato nel diagramma seguente, che evidenzia anche l'esistenza di interazioni tra loro: si tratta della minaccia climatica e ambientale e la minaccia di un'ingiustizia sociale ancora maggiore dell'attuale, responsabile della precarietà e della miseria nel mondo.
SEGUE DIAGRAMMA:
Le 3 principali minacce
per l'Umanità e per l'ambiente
e le loro interazioni
IL DIAGRAMMA LO SI TROVA CLICCANDO QUI
Inoltre l'esistenza e la storia dell'Uomo sono strettamente intrecciate non solo con quelle della Terra, ma anche, più globalmente, con quelle dell'Universo (Allegato N°2)
Quanto alla 'Terra nutrice', l'amico e attivista 'storico' Alfonso Navarra (24) ha proposto di introdurre la nozione di "Terrestrità" che include tutti gli esseri viventi (tutte le specie vegetali e animali, Homo sapiens incluso) oltre alla materia inerte, in un unico super-organismo, del quale la Terra costituisce l'origine e il nutrimento vitale.
La "Terrestrità" può allora fondarsi sul principio, proclamato 'in nuce' dalle popolazioni indigene originarie (si veda anche il sinodo sull'Amazzonia convocato da Papa Francesco nell'ottobre del 2019), che
"Non è la Terra ad appartenere all'Uomo bensì l'Uomo ad appartenere alla Terra".(25)
La Terra, allora, non è semplicemente l'habitat, la 'casa comune' di cui siamo ospiti provvisori, ma, nell'orizzonte storico della nostra specie, l'albero vitale cui, come foglie, siamo indissolubilmente legati per la vita.
Inoltre, in questa formulazione, chiaramente distinta dalla metafora della "casa comune", e "antica come le montagne" al pari della nonviolenza gandhiana, Navarra propone di inserire anche le conquiste del sapere scientifico e della conoscenza, acquisita attraverso l'esperienza storica, che ha prodotto forme ampie e complesse di organizzazione politica e giuridica.
Ne deriverebbe, secondo Navarra, una innovazione sostanziale rispetto alle mitiche e tradizionali visioni dei popoli indigeni, cosi' come la nonviolenza politica gandhiana è innovativa rispetto alle forme etiche storiche di resistenza passiva (ad es. il "porgere l'altra guancia" della tradizione cristiana, basata direttamente sul Vangelo).
Il riconoscimento di questa interdipendenza complessa e conflittuale, tesa verso l'orizzonte ideale della evoluzione verso un tutto armonico e organico, cooperativo e solidale, dovrebbe, secondo Navarra, portare, attraverso una strategia graduale di "democrazia internazionale" (del tipo di quella proposta da Antonio Papisca (29)), all'istituzione di un Diritto Internazionale globale che sovrasti in modo strutturale l'attuale sovranità quasi-assoluta degli Stati.
L'innovazione della nozione di "Terrestrità" si situa quindi nella necessità di radicare nel Diritto Internazionale la concezione primigenia dell'umanità figlia della Natura (e non entità separata con ambizioni di dominio illimitato) per renderla espressione di nonviolenza efficace, cioè promotrice di un effettivo progresso umano universale "al di là della barbarie".
Diritti dell'Umanità, quale unica famiglia, e diritti della Natura, quale unico ecosistema, convergerebbero cosi' in un unico Diritto Internazionale con la conseguente responsabilità per le società umane di salvaguardare e tutelare tanto gli ambienti locali che l'ambiente globale.
(Per una presentazione più approfondita di questo concetto di "Terrestrità" ancorato al Diritto Internazionale, e con conseguenti principi giuridici sulla nonviolenza efficace, si puo' vedere l'articolo omonimo pubblicato sul sito Web dei "Disarmisti esigenti" ) (26)
Per questa iniziativa Alfonso Navarra si è ispirato ai lavori di Edgar Nahoum (detto Edgar Morin) e di Stéphane Hessel, oltre che di San Francesco d'Assisi attraverso l'elaborazione dell'enciclica 'Laudato si' di papa Francesco. (15)
Infatti San Francesco parla di
'Laudato si' per sora nostra matre Terra'.
Edgar Morin, in 'Terre-Patrie' (27), parla di una « prise de conscience de la communauté du destin terrestre, véritable conscience planétaire » e, nel libro 'L'an 1 de l'ère écologique' (28), osserva che « la Terre dépend de l'homme qui dépend de la Terre». Questa coscienza deve essere accompagnata per Edgar Morin da una nuova « politique de civilisation », per uscire da questa « âge de fer planétaire... préhistoire de l'esprit humain » : « la politique de civilisation vise à remettre l'Homme au centre de la politique, en tant que fin et moyen ... ».
Stéphane Hessel, da parte sua, insiste sulla necessità di una governance mondiale (6) : « Il nous faut des réponses mondiales aux problèmes mondiaux ».
Nella pubblicazione comune di Edgar Morin e Stéphane Hessel « Le chemin de l'espérance » (29) si legge « ... toute l' humanité subit les mêmes menaces mortelles qu'apportent ......... la conjonction d'une barbarie venue du fond des âges et de la barbarie glacée propre au calcul technique et économique (elles) ...... constituent la Grande Crise d'une humanité qui n'arrive pas à accéder à l'Humanité », e, nella parte conclusiva « La régénération » «... Nous souhaitons contribuer à la formation d'un puissant mouvement citoyen, d'une insurrection des consciences qui puisse engendrer une politique à la hauteur de ces exigences (celles du 'bien-vivre')... (ce qui ouvre) le chemin de l'espérance»
Altri riferimenti sono :
- La 'Carta della Terra' (ONU-UNESCO Anno 2000)
- L'iniziativa, già citata, di Raniero La Valle, Riccardo Petrella, et al. « Perché la storia continui - Appello per una Costituzione della Terra » (11) che richiede quindi la creazione di una Costituzione globale, vale a dire a livello mondiale, associata a una Scuola "Costituente Terra" con l'obiettivo di approfondire dei temi relativi a questo progetto.
- La strategia del "Diritto e democrazia internazionale 'via di pace'- Riflessioni sullo Ius Novum Universale" elaborata da Antonio Papisca, nel suo libro omonimo.(30)
La minaccia climatica e ambientale, che comprende in particolare quella della distruzione catastrofica della biodiversità (31), è attualmente la più mediatizzata delle tre principali minacce indicate nel diagramma di cui sopra.
Non vi sono più dubbi sull'esistenza del riscaldamento globale, né sulla sua origine nelle attività umane, salvo che per dirigenti totalmente incompetenti e/o profondamente disonesti, come i presidenti Donald Trump (USA) e Jair Bolsonaro (Brasile).
Questa è la conclusione delle ricerche di una stragrande maggioranza di scienziati, principalmente l'IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change) sui cambiamenti climatici, tenuto conto specialmente dell'estrema rapidità degli attuali cambiamenti climatici rispetto a tutti gli altri, conosciuti, che hanno avuto luogo nel passato.(32)
Una presa di coscienza e un movimento collettivo ("Friday For Future"), innescato in particolare tra i giovani dall'iniziativa coraggiosa e determinata dell'adolescente svedese Greta Thunberg, che è diventata la loro icona - e tra i meno giovani, il movimento "Extinction Rebellion" - si sono sviluppati in tutto il mondo.
Ora, le soluzioni esistono per contenere essenzialmente questo riscaldamento al di sotto di 1,5 °C di aumento della temperatura media del Globo rispetto all'era preindustriale. (E' da notare che con un aumento della temperatura media di 1,5°C, fenomeni estremi come le canicole, le vaste inondazioni, le siccità e quindi le tensioni migratorie e conflittuali che ne conseguono sarebbero limitati, mentre le banchise e i coralli non sarebbero già più protetti). Per questo sarebbe sufficiente investire massivamente, come afferma in particolare Nicolas Hulot, in energie pulite e rinnovabili (principalmente solari, idrauliche ed eoliche), oltre a conseguire riduzioni significative nel consumo di energia. Ciò che manca, per il momento, è una volontà politica all'altezza del problema!
Per quanto riguarda la terza minaccia, quella di un aumento ulteriore dell'ingiustizia sociale, e quindi della precarietà e della miseria nel mondo, ecco alcuni valori statistici che caratterizzano la situazione attuale : (33)
circa 3 miliardi di persone (su 7,7 miliardi) vivono (sopravvivono!) con meno di 2 dollari al giorno,
circa 500 milioni di bambini sono malnutriti,
quasi un miliardo di adulti sono analfabeti, due terzi dei quali sono donne
ogni giorno circa 30.000 bambini muoiono per malattie che avrebbero potuto essere evitate o curate,
un po' più di un miliardo di persone non ha accesso all'acqua potabile,
circa il 20% della popolazione mondiale possiede il 90% della ricchezza esistente
e meno di 100 persone detengono altrettanta ricchezza che la metà la più povera della popolazione del nostro pianeta.
Voi direte : "è assolutamente catastrofico! "Sì, avete ragione, ma tutto ciò potrebbe peggiorare ancora molto di più se il riscaldamento globale e le guerre di ogni genere non verranno fermate.
Al di là di queste statistiche, è importante rendersi conto che le persone che vivono in condizioni di estrema povertà molto spesso soffrono di diverse forme di stigmatizzazioni ingiuste, e persino di umiliazioni, da parte del resto della società, che costituiscono un grosso ostacolo che rende molto difficile la loro emancipazione. (34)
Ora, il fondatore del Movimento ATD Quart Monde, Joseph Wresinski, ebbe delle intuizioni essenziali sulla realtà delle persone più povere: in particolare il fatto che l'esistenza stessa della grande povertà è una forma di violenza inaccettabile (35) che costituisce una violazione dei Diritti dell'Uomo; d'altra parte, le persone che vivono in condizioni di estrema povertà, che combattono ogni giorno per la loro sopravvivenza e per la loro dignità, possiedono un sapere, non riconosciuto, che è essenziale non solo per contribuire alla loro propria emancipazione, ma anche per la società nel suo insieme.
È sulla base di queste intuizioni che il Movimento ATD Quart Monde è stato in grado di sviluppare la sua azione il più vicino possibile ai più poveri ed anche a un livello più politico al fine di ottenere il riconoscimento della loro lotta, della loro dignità, delle loro conoscenze e dei loro diritti.
A livello politico, vi fu una svolta nel 1987 con il "Rapporto Wresinski" « Grande pauvreté et précarité économique et sociale » al 'Conseil Economique et Social', rapporto basato appunto sulla percezione della miseria come violazione dei Diritti dell'Uomo.(36)
Fu a seguito di questo rapporto che, come abbiamo visto, l'RMI (Reddito Minimo di Inserimento) venne istituito il 1 ° dicembre 1988.
Nel seguito, fu la 'Loi d'orientation contre les exclusions' del 1998, approvata sotto l'impulso decisivo di Geneviève De Gaulle Anthonioz, all'epoca presidente d'ATD Quart Monde France, che portò all'istituzione della CMU (Copertura delle Malattie Universale) nel 1999, del RSA (Reddito di Solidarietà Attiva) nel 2007, del DALO (Diritto all'Alloggio Opponibile) e del DAHO (Diritto all'Accoglienza Opponibile) con la legge del 5 marzo 2007.
D'altra parte, l'intuizione che le persone che vivono in situazione di grande povertà hanno un sapere, non riconosciuto, tuttavia essenziale non solo per contribuire alla loro propria emancipazione, ma anche per la società nel suo insieme, è stata in grado di materializzarsi attraverso diverse tappe.
Dal 1972, sono le « Universités populaires Quart Monde » (37), luogo di presa di parola da parte di persone tra le più povere ("senza voce") e di incontro con dei cittadini che si impegnano al loro fianco, che preparano anche il terreno per un progetto ancora più ambizioso, che si chiamerà « Le croisement des savoirs » (38)
Nella prospettiva di tale progetto, vi sono stati due interventi "fondatori" di Joseph Wresinski : «Une connaissance qui conduise au combat »,(39) nel dicembre 1980, all'UNESCO, e poi la Conferenza: "« Echec à la misère » " alla Sorbonne, (40) il 1 ° giugno 1983.
Dopo tre anni di preparazione, il progetto "Croisement des savoirs" fu avviato nel 1996, in collaborazione con le Università di Tours e Louvain-la-Neuve in Belgio, con una équipe costituita da quindici 'militanti' di ATD Quart Monde, dodici ricercatori universitari e cinque volontari del Movimento ATD Quart Monde. Il progetto fu dotato anche di una 'équipe pedagogica' e di un Consiglio scientifico comprendente tra gli altri lo storico René Rémond e il filosofo Michel Serres.
Lo scopo principale del progetto è stato quello di dimostrare sperimentalmente che è possibile un "incrocio di saperi" tra un "sapere universitario", già riconosciuto, e un "sapere di persone in situazione di estrema povertà", non (ancora) riconosciuto, e che cio' può portare a un sapere di tipo nuovo, la cui originalità deriva proprio da questo confronto di conoscenze di natura molto diversa.
Il programma propriamente detto si è svolto su due anni : dapprima la scelta di cinque temi (nessuno era stato scelto a priori) e le problematiche associate, quindi la raccolta e l'analisi dei dati (interviste, pubblicazioni ...) e infine la stesura del libro « Le croisement des savoirs », presentazione e discussione con il Consiglio scientifico e pubblicazione. Tutte queste tappe sono state effettuate attraverso la cooperazione di tutti i partecipanti al programma, compresa la stesura del testo finale.
Ecco i temi scelti insieme a partire dalle riflessioni e interrogativi espressi da ciascuno dei partecipanti: Storia, dall'onta alla fierezza; Famiglia, il progetto familiare ed il tempo; I saperi, liberare i saperi; Lavoro e attività umana, talenti nascosti; Cittadinanza, rappresentanza e grande povertà.
Un punto essenziale appare lungo questi cinque "mémoires", vale a dire che il ruolo che la nostra società può e deve assolutamente svolgere nella lotta contro l'estrema povertà è innanzitutto quello di un cambiamento di "sguardo" verso i più poveri : questa è in effetti la "chiave" per sbloccare la situazione nella quale il disprezzo o l'indifferenza da parte di questa stessa società ha costretto queste persone.
Questo programma ha avuto molti sviluppi :
- un Colloquio internazionale alla Sorbonne nell'aprile 1999, avente come invitati degli universitari esterni a questo programma ma interessati a una riflessione critica su di esso.
- un secondo programma, questa volta a livello dell'azione : il « Croisement des pratiques », (41) avente come partecipanti dei militanti del Movimento ATD Quart Monde e dei professionisti (assistenti sociali, agenti di polizia, giudici, personale amministrativo, ecc.), partiva dalla constatazione dei malintesi e delle incomprensioni reciproche tra le popolazioni in grande difficoltà e le istituzioni e i professionisti incaricati di aiutarli o di rispondere alle loro richieste. L'obiettivo di questo programma era quello di elaborare un metodo di incontro e dialogo attraverso un'esperienza di co-formazione alla conoscenza reciproca e al partenariato con i più indifesi, al fine di migliorare le interazioni tra i vari attori.
Questo programma ha successivamente avuto molte implicazioni sul terreno : attività di co-formazione, di formazione all'interno di istituti di formazione per insegnanti, assistenti sociali, medici, ... attualmente nell'ambito degli « Ateliers du Croisement des savoirs et des pratiques ».
Nel 2008, il libro 'Le Croisement des pouvoirs' (42) ha presentato e analizzato gli sviluppi che erano abbondati lungo un decennio dalla pubblicazione del « Le Croisement des savoirs » : si tratta dell'avventura, in diversi ambienti (collettività territoriali, insegnamento, prima infanzia, sanità, banche, università, associazioni, ...), del confronto delle conoscenze professionali, scientifiche e pratiche sociali, con le conoscenze proprie alle persone in situazione di grande precarietà. In particolare, un capitolo (N° 2) riferisce e analizza gli scambi critici e costruttivi che hanno avuto luogo con una decina di universitari e ricercatori interessati all'approccio del « croisement des savoirs ».
Nel 2010, al fine di proteggere l'autenticità dell'approccio del « croisement des savoirs », una « Charte du croisement des savoirs et des pratiques », (43) è stata redatta dai partecipanti a questi due programmi. Questa "Charte" stabilisce i prerequisiti e le condizioni per ogni futura iniziativa che volesse situarsi sulla linea del metodo avviato da questi due programmi sperimentali e che volesse fare riferimento ad esso.
In sintesi, questo programma del « croisement des savoirs » con i suoi sviluppi(44) ha aperto una nuova strada nella lotta per l'eliminazione della miseria vicino a noi e nel resto del mondo e per l'"épanouissement" di tutti.
Rappresenta, in altre parole, un contributo importante allo sradicamento della miseria e quindi all'uscita dell'Umanità dalla barbarie: un progetto di civilizzazione di cui avremo bisogno in una vera governance mondiale ancora da costruire.
Beninteso, molte altre associazioni hanno contribuito e contribuiranno alla lotta contro la precarietà e la miseria, d'altronde abbastanza spesso in collaborazione con il Movimento ATD Quart Monde, ma ho voluto sottolineare qui l'originalità di questo Movimento e in particolare dell'"avventura" innovante e appassionante del 'Croisement des savoirs', avventura alla quale ho avuto la fortuna e la fierezza di poter partecipare come ricercatore universitario.
Più recentemente, questo approccio del Croisement des savoirs, iniziato dal Movimento ATD Quart Monde, si è aperto alla cooperazione con altri gruppi di ricerca, a condizione che siano disponibili alla partecipazione effettiva, in 'croisement des savoirs', delle persone in situazione di precarietà o di povertà. È così che è stato appena creato uno « Spazio collaborativo per lo sviluppo di ricerche partecipative con persone in situazione di povertà : « croiser les savoirs avec tous et toutes » in un quadro istituzionale costituito da un partenariato tra il CNRS (Centre National de la Recherche Scientifique, ATD Quart Monde e il CNAM (Conservatoire National des Arts et Métiers).
XI. Quali sono le interazioni tra le tre minacce principali ?
Per quanto riguarda le interazioni tra le tre principali minacce:
Gli armamenti, e soprattutto le armi nucleari, hanno già avuto un impatto molto pesante sulle persone e sull'ambiente: oltre al peggio, le bombe su Hiroshima e Nagasaki il 6 e 9 agosto 1945, la serie (più di 2000) di test nucleari, che hanno accompagnato la proliferazione di queste armi mostruose, hanno spesso prodotto effetti nefasti sulle popolazioni e sull'ambiente in diverse regioni del nostro pianeta, soprattutto a causa della radioattività prodotta : il Nevada (USA), le Isole Marshall (Enewetak e Bikini) / USA, il Kazakistan (Semipalatinsk) / URSS, la Nuova Zembla (Oceano Artico) / URSS, Reggane (Algeria /Sahara) e poi Mururoa e Fangataufa (Polinesia francese) da parte della Francia, Lop Nor (Cina), Australia (da parte del Regno Unito). Una caratteristica comune a tutte le vittime di questi test nucleari è la loro difficoltà, e persino sovente l'impossibilità, di essere riconosciute come tali dalle autorità in carica e quindi di essere adeguatamente curate e risarcite.
Per quanto riguarda il futuro, nel caso di una guerra nucleare il principale rischio è costituito dall' « inverno nucleare ». Più precisamente, nel caso di una guerra nucleare regionale, ad esempio tra India e Pakistan con ≈ 100 bombe scambiate : i fumi e le polveri rilasciati dalle città distrutte produrrebbero un calo di temperatura per un anno nell'emisfero settentrionale rendendo impossibili i raccolti : da cui una carenza alimentare molto grave.
Nel caso di una guerra nucleare mondiale: ≈ 1000 bombe scambiate : la Francia -tra gli altri paesi - si troverebbe a una temperatura di zero gradi per più di un anno. Lo strato di Ozono verrebbe distrutto : quindi irradiazione ultravioletta dei sopravvissuti e conseguente scomparsa della maggior parte delle specie viventi, comprese le specie marine a seguito dell'eliminazione del plancton che si trova all'inizio della catena alimentare.
D'altro lato, tutte le attività militari nel mondo, che comportano una spesa di più di 5 miliardi di dollari al giorno, hanno un impatto importante, oltre che sull'inquinamento ambientale, anche sul riscaldamento globale.
Inversamente, il deterioramento del clima, nella misura in cui potrà causare regimi di siccità senza precedenti nelle regioni più calde e uno scioglimento progressivo dei ghiacci, in particolare nell'Oceano Artico, indurrà sradicamenti della popolazione senza confronto con le migrazioni attualmente in corso e conflitti sull'accesso allo sfruttamento di grandi giacimenti petroliferi che saranno diventati accessibili, e quindi un aumento del rischio di guerre tra grandi potenze.
D'altra parte, il deterioramento del clima, soprattutto a causa delle vaste migrazioni che ciò implicherebbe necessariamente, aumenterebbe il grado di ingiustizia sociale nel mondo, il che innescherebbe un catastrofico processo a spirale, poiché, a sua volta, tale spostamento in massa provocherebbe un ulteriore degrado dell'ambiente e del clima.
Infine, le nuove guerre, specialmente se usassero armi di distruzione di massa, avrebbero ovviamente un impatto enorme non solo sull'ambiente e sul clima, ma, congiuntamente, sulle popolazioni, per le quali conseguenze umanitarie e ingiustizie sociali sarebbero terrificanti e inseparabili.
Anche qui, per i sopravvissuti, si innescherebbe una spirale infernale poiché in una situazione così degradata il rischio di conflitto sarebbe necessariamente aumentato.
Conclusione
Per quanto riguarda la conclusione, preferisco lasciarla introdurre a Martin Luther King:
"Dobbiamo imparare a vivere tutti insieme come fratelli, altrimenti periremo tutti insieme come idioti".
(« We must all learn to live together as brothers, or we will all perish together as fools ». Martin Luther King, alla Cattedrale Nazionale di Washington D.C., il 31 marzo 1968).
È quindi necessario che l'umanità emerga da tre grandi illusioni :
° l'illusione che un "equilibrio del terrore" possa garantire indefinitamente la sicurezza nel mondo
° l'illusione che il modello di vita "occidentale" possa essere esteso senza problemi all'intero pianeta
° l'illusione che con la ricerca del massimo profitto nelle attività umane si possa, come conseguenza, eliminare la precarietà e la miseria nel mondo.
In altre parole, si tratta di "non (non più) sbagliarsi su chi e' il nemico : i nemici di ogni Stato non sono altri Stati, i veri nemici sono comuni a TUTTI gli Stati, e questi si chiamano : la miseria nel mondo, il degrado ambientale, le epidemie, l'ignoranza, il razzismo, il disprezzo, la corruzione, il fanatismo ...
È quindi contro questi nemici che si tratta di concentrare tutto il potenziale di cui dispone l'Umanità, di intelligenza, iniziative solidali, creatività ... e non in una corsa folle verso ogni sorta di armamenti.
E questo, in che modo?
Progredendo verso una cultura di pace, di "non violenza efficace", di "umanesimo integrale" basato sulla vera giustizia sociale, sulla fiducia reciproca e sullo spirito di cooperazione tra i Popoli e tra le Nazioni, sul rispetto della dignità di ciascuno, sul rispetto e la cura della Natura, che abbiamo ricevuto in prestito e che siamo tenuti a trasmettere nelle migliori condizioni alle generazioni future, nello spirito di una "ecologia integrale ".
E tutto ciò nel quadro di una vera Governance politica mondiale, che pone quindi al suo centro l'essere umano, con i suoi valori di solidarietà e responsabilità, in armonia con il suo ambiente, la Terra, "Gaia, madre nutrice" e nostra casa comune.
Che cosa potrebbe essere più desiderabile da tutti e per tutti ?
Anche se già iniziato, il lavoro che resta da compiere è ancora enorme, e certamente non facile, ma indispensabile, e sarà la responsabilità di ogni cittadino del mondo.
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"Si vis Pacem pro Patria tua, para Pacem in Mundo"
(Se vuoi la pace per il tuo Paese, prepara la pace nel Mondo).
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ALLEGATO N° 1
Uscita da parecchi Trattati Internazionali da parte di Donald Trump (USA)
Si tratta :
a) dell'uscita dagli Stati Uniti dell'accordo di Vienna degli (5 + 1) Stati (USA, Russia, Regno Unito, Francia, Cina e Germania) con l'Iran sul suo programma nucleare, 8 maggio 2018.
b) dell'uscita degli Stati Uniti dal Trattato INF (Intermediate-range Nuclear Forces) del 1987 (Gortbachev-Reagan) per l'eliminazione dei missili a raggio intermedio (tra 500 e 5.500 km), con in prospettiva l'installazione in Europa da parte della NATO di questo tipo di missile, attualmente in fase di sviluppo negli Stati Uniti, come durante la guerra fredda.
c) dell'uscita degli Stati Uniti dal Trattato sul commercio delle armi (ATT) nell'aprile 2019.
d) dell'uscita degli Stati Uniti dall' "Open Skies Treaty ", che comporta un programma di voli di sorveglianza reciproca, disarmati, sull'intero territorio degli Stati parti al Trattato : una notevole iniziativa di trasparenza che mira a rafforzare la comprensione e la fiducia reciproca.
e) dell'uscita degli Stati Uniti dall' "Accordo di Parigi sul clima" del 2015 (COP21).
f) dell'uscita degli Stati Uniti dal TPP (Trans-Pacific Partnership) nel gennaio 2017.
g) dell'uscita degli Stati Uniti (contemporaneamente a Israele) dall'UNESCO il 1 ° gennaio 2019. Gli Stati Uniti tuttavia mantengono lo statuto di 'osservatore'.
h) dell'uscita degli Stati Uniti dall'OMS (l'Organismo Mondiale della Sanità)
i) del rischio che il Trattato 'New START' (New Strategic Arms Reduction Treaty) possa non essere rinnovato il 5 febbraio 2021, data della sua prossima scadenza.
A ciò si aggiunge :
a) la pubblicazione, a gennaio 2018, della "Nuclear Posture Review 2018", che prevede, tra l'altro, lo sviluppo di "mini-nukes" su larga scala
b) l'edizione, il 14 novembre 2018, del Rapporto della "National Defense Strategy Commission' degli USA (commissione congiunta repubblicano-democratica) che designa esplicitamente la Russia e la Cina come "nemici" degli Stati Uniti e raccomanda al governo degli Stati Uniti di dotarsi di mezzi sufficienti per vincere (!) una possibile guerra contro questi due nemici.
ALLEGATO N°2
Sull'intreccio tra la Storia dell'Uomo e la Storia del nostro Universo.
Sono in effetti delle particelle elementari che formano il nostro corpo e l'intero ambiente terrestre (animali, piante e materia inerte), nonché tutte le stelle, i pianeti, i meteoriti, le comete e le polveri nell'Universo. Si tratta dei quark (i costituenti di protoni e neutroni) e degli elettroni, che si sono formati immediatamente dopo il "big bang", circa 13,8 miliardi di anni fa.
Quando leggiamo nel Libro della Genesi (Gn 3,19) : "Ricordati uomo che sei polvere ... ", possiamo commentare: sì," polvere ", ma "polvere di stelle "!
In effetti, nel seguito, e già durante i 9 miliardi di anni che precedettero la formazione del sistema solare, i protoni e i neutroni si sono aggregati nel cuore delle stelle, una parte delle quali più massive del Sole (in particolare le 'Supernove'), per formare i diversi nuclei atomici, a partire da quello dell'idrogeno, tra i quali l'elio, il carbonio, l'azoto, l'ossigeno, il neon, il sodio, il magnesio, l'alluminio, il silicio, il fosforo, il potassio, il calcio, il ferro, il cobalto, il nichel, lo zinco, lo stagno, l'iodio, il platino, l'oro, il mercurio, il piombo, il radon, il radio, il torio, l'uranio, il plutonio, ecc. Questi nuclei, accoppiati poi agli elettroni, hanno formato gli atomi corrispondenti.
E' durante l'implosione-esplosione delle Supernove, alla fine della loro "vita", che i nuclei degli elementi più pesanti del Ferro hanno potuto formarsi e che tutto un insieme di atomi dello strato esterno fu espulso e disperso sotto forma di polveri (i "resti" delle Supernovae). Sono queste polveri di stelle che hanno gradualmente formato i pianeti. E' questo in particolare il caso del sistema solare, e quindi della Terra con la sua atmosfera e tutto ciò che essa contiene, inclusa ... la vita, che è iniziata circa 4 miliardi di anni fa e che si è sviluppata dai virus ed i batteri sino all' 'homo sapiens'. Pertanto, il nostro corpo è composto da almeno sessanta elementi della Tavola di Mendeleïev.
A titolo di curiosità, tra questi elementi vi è, in particolare, l'oro (sì, dell'oro!), la cui quantità è di circa 0,2 milligrammi, il che fa complessivamente per l'Umanità attuale ≈ 1500 Kg (= 1 tonnellata e mezzo) d'oro! ".
D'altra parte, non ci sarebbe vita sulla Terra se non ci fosse l'energia del Sole - la stella più vicina a noi - questo potente reattore a fusione termonucleare (nucleosintesi), situato ad una distanza "ottimale" di circa 150 milioni di km dalla Terra.
ALLEGATO N° 3
A proposito del coronavirus / Covid-19
L'attuale pandemia, al di là del suo evidente impatto drammatico sulla salute e sul piano socio-economico, è ricca di lezioni, grazie al suo effetto "amplificante" di evidenze, che, sebbene già presenti prima di questa pandemia, erano rimaste "invisibili" a gran parte dei nostri concittadini.
La prima di queste evidenze sta nel fatto che "siamo tutti nella stessa barca" e che il nostro destino è comune, che esso sia favorevole o avverso.
La seconda evidenza è che l'attuale governance è catastrofica nella misura in cui si basa sul principio del "ciascuno per se" (esempio: "America first", ecc.), mentre i problemi più gravi che l'Umanità si trova a dover affrontare (il riscaldamento climatico, l'inquinamento ambientale, la distruzione della biodiversità, le pandemie - una delle conseguenze della distruzione degli ecosistemi -, l'insicurezza dovuta ai rischi del nucleare civile e militare, del terrorismo, degli attacchi informatici, ... e le gravi ingiustizie sociali) si situano a livello globale, il che ci riporta all'evidenza precedente.
La terza evidenza, in questa gestione catastrofica, è che la scelta delle priorità negli investimenti praticati in molti Stati è in gran parte assurda e irresponsabile, in particolare includendo nelle "attività essenziali" da non fermare - nemmeno durante il confinamento - le industrie di armamenti!
Detto in altro modo, al di là dei virus delle diverse pandemie, quali sono gli altri virus dai quali l'Umanità deve assolutamente liberarsi ?
Risposta : il virus della guerra, del nazionalismo, dell'individualismo, del razzismo, dei fanatismi, della violenza, della corruzione, delle mafie ... e della stupidità !
et quali ne sono gli anti-virus ?
Risposta : la solidarietà, lo spirito di cooperazione, la giustizia sociale, la fraternità, i Diritti dell'Uomo e della Natura, la responsabilità, la conoscenza, l'arte, la cultura... e lo spirito critico !
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Note e bibliografia
(1) È interessante notare che in ebraico Qáyin (Caino) significa "giavellotto", ma anche per metonimia "fabbro" di strumenti di rame e ferro per fabbricare lance e giavellotti per la guerra, e Hervel (da cui Abele) significa "condensazione di vapore", il che rinvia alla nozione di "fragilità".
(2) Si puo' vedere qui, e più in generale, nel contesto di questo "saggio", il libro "L'arme nucleare interroge le psychanalyste - Questions contemporaines sur la destructivité, le sujet et le groupe " di Madeleine Caspani-Mosca, Edizioni Mimésis, 2017.
(3) In questo contesto, è importante ricordare il commento di Albert Camus a proposito della bomba nucleare lanciata sulla città di Hiroshima il 6 agosto 1945, nell'editoriale del quotidiano "Combat" dell'8 agosto succesivo, « la civilisation mécanique vient de parvenir à son dernier degré de sauvagerie », commento di una estrema e solitaria lucidità.
(4) Il Movimento ATD Quart Monde, fondato nel 1957 da Joseph Wresinski insieme agli abitanti di una baraccopoli di Noisy-le-Grand, alla periferia di Parigi, riunisce donne e uomini di tutte le culture e origini sociali in più di 30 paesi in Africa, in Nord e Sud America, nell'Oceano Indiano, in Asia ed in Europa. ATD Quart Monde è un Movimento internazionale non governativo e senza affiliazioni religiose o politiche. Il suo scopo è lo sradicamento della precarietà e della miseria, e cio'coinvolgendo i più poveri come persone nella loro integralità, con la loro esperienza di vita e il loro pensiero. L'azione dell'ATD Quart Monde è articolata attraverso una decina di "reti" riguardanti la cultura, l'impiego e la formazione, l'ecologia, l'alloggio, la salute, la scuola, la gioventù, la prima infanzia e la famiglia, le vacanze e la rete 'participation et croisement des savoirs'.
(5) Si può utilmente vedere, sull'argomento delle Nazioni Unite, il libro « Histoire des idées des Nations Unies - L'ONU en 20 notions » di Chloé Maurel, Ed. L'Harmattan, 2015.
(6) si veda l'articolo sul quotidiano 'Le Monde' del 6 agosto 2015 "Soixante-dix ans de fascination nucléaire" di Christophe Ayat e Jérôme Gautheret.
(7) « Le monde n'a plus de temps à perdre - Appel pour une gouvernance mondiale solidaire et responsable », Le "Collegium International", Ed. LLL Les Liens qui Libèrent, 2012.
(8) « De la guerre à la communauté universelle - Entre droit et politique », Monique Chemillier-Gendreau, Ed. Fayard, 2013.
(9) « Au nom de l'Humanité - L'audace mondiale », Riccardo Petrella, Ed. Couleur livres asbl, 2015.
(10) « At the crossroads of Humanity's future - The steps towards the Universal Human Nation", Guillermo Sullings, Ed. Pressenza International Press Agency, 2017.
(11) "Perché la storia continui - Appello per una Costituzione della Terra" di Raniero La Valle, Riccardo Petrella, et al. Quotidiano "Il manifesto" del 5 gennaio 2020. Link : https://ilmanifesto.it/perche-la-storia-continui-proposta-per-una-costituzione-della-terra/
(12) https://blogs.mediapart.fr/edition/les-invites-de-mediapart/article/280420/vers-des-jours-heureux
(13) Si veda 'Quand l'Histoire commence' di Bertrand Badie Ed. CNRS (2012).
(14) Si veda in 'Tianxia, tout sous un même ciel' alle pagine 225-227, di Zhao Tingyang Ed. Du Cerf (2018), l'edizione originale cinese è stata pubblicata da China CITIC Press nel gennaio 2016.
(15) Cfr. in particolare l'Enciclica "Laudato Si" di Papa Francesco, Ed. Libreria Editrice Vaticana, 2015.
(16) JF Kennedy, il 25 settembre 1961, alle Nazioni Unite :
"The program to be presented to this assembly - for general and complete disarmament under effective international control - ... would cover delivery systems as well as weapons. It would ultimately halt their production as well as their testing, their transfer as well as their possession. It would achieve, under the eyes of an international disarmament organization, a steady reduction in force, both nuclear and conventional, until it has abolished all armies and all weapons except those needed for internal order and a new United Nations Peace Force".
(17) Attualmente vi sono circa venti Stati senza esercito nel mondo, come si puo' vedere al link:
https://fr.wikipedia.org/wiki/Liste_des_pays_qui_ne_possède_pas_d%27armée
(18) La NATO, attualmente in uno stato di "morte cerebrale" secondo Emmanuel Macron, a causa di divergenze interne e soprattutto dell'assenza di obiettivi credibili (o confessabili!), è comunque ancora in fase di crescita in termini di budget annuale (≈ 1000 miliardi di $), di effettivi militari (≈ 1500 000) e di armamenti distribuiti su ≈ 900 basi militari nel mondo, di cui ≈ 800 al di fuori degli Stati Uniti, che "rinserrano", tale una piovra, pressochè l'intero pianeta. Gli Stati Uniti / NATO insieme costituiscono senza dubbio la più potente macchina di guerra della storia dell'umanità, che si è resa responsabile di tutta una serie di guerre catastrofiche, specialmente in Vietnam, nell'ex Jugoslavia, in Afghanistan, in Iraq e in Libia.
(19) Si veda : « La Chine et le Monde - Constats et enjeux », di Chloé Maurel, Ed. Studyrama - perspectives, 2008.
(20) Si veda l'ultimo 'White Paper' cinese: « China's National Defense in the New Era », Foreign Languages Press Co, Pechino (2019).
(21) Un effetto importante di questa stigmatizzazione è la decisione, in seguito all'adozione del TPAN, da parte di numerose organizzazioni finanziarie (banche, fondi di pensione ...), di interrompere il finanziamento, mediante prestiti, della produzione di armi nucleari.
(22) Su questo argomento si puo' vedere il piccolo libro: " EXIGEZ ! Un désarmement nucléaire total " di Stéphane Hessel e Albert Jacquard, Ed. Stock, 2012, o la corrispondente versione italiana," ESIGETE! un disarmo nucleare totale ", Ed. Ediesse, 2014, con aggiornamenti di Luigi Mosca, Mario Agostinelli e Alfonso Navarra. Ed inoltre il libro "La Follia del Nucléare : come uscirne ?" di Alfonso Navarra, Mario Agostinelli e Luigi Mosca, Ed. Mimesis, 2016.
(23) Si puo' vedere al link: https://www.pressenza.com/fr/2017/12/lumiere-allumee-tenebres-de-monde-insense/ di Luigi Mosca.
(24) Alfonso Navarra è scrittore e collaboratore di periodici ecologisti, direttore della rivista 'Difesa-ambiente'. Antimilitarista nonviolento 'storico', è portavoce di 'Fermiamo chi scherza con il fuoco atomico' per la Campagna di obiezione di coscienza alle spese militari (www.osmdpn.net) e segretario della 'Lega per il disarmo unilaterale'. Lavora con organizzazioni ecopacifiste (Energia Felice, Accademia Kronos, il Sole di Parigi). Iniziatore e portavoce dell'associazione 'Disarmisti Esigenti' (ispirata al libro di Stéphane Hessel et Albert Jacquard "EXIGEZ un désarmement nucléaire total') (22), associazione partner di ICAN, premio Nobel per la Pace 2017.
(25) Questa affermazione si trova nella risposta del capo, Seattle, della tribù Duwanish al governatore Isaac Stevens, che nel 1854 aveva proposto l'acquisto del loro territorio.
(26) https://www.disarmistiesigenti.org/2019/12/30/terrestrita/
(27) 'Terre-Patrie' di Edgard Morin con Anne Brigitte Kern, Ed. du Seuil, maggio 1993.
(28) 'L'an 1 de l'ère écologique'- La Terre dépend de l'homme qui dépend de la Terre, di Edgard Morin con Nicolas Hulot, Ed. Tallandier, Collection Histoires d'aujourd'hui, mars 2007.
(29) « Le chemin de l'espérance », di Edgar Morin e Stéphane Hessel (Ed. Fayard, 2011.
(30) "Diritto e democrazia internazionale 'via di pace'- Riflessioni sullo Ius Novum Universale" di Antonio Papisca, Quaderno n.15 di Mosaico di Pace.
(31) 'L'urgence du vivant - Vers une nouvelle économie' di Dorothée Broways, Edizioni François Bourin, 2018.
(32) Su questo argomento, si puo' vedere il recente lavoro di David Wallace-Wells "La Terre inhabitabile", Ed. Robert Laffont, Parigi 2019. Tradotto dall'originale: "The uninhabitable Earth- Life after warming " Penguin Random House LLC, New York, 2019. David Wallace-Wells è ricercatore presso il think-tank della 'New America Foundation', editorialista e capo-redattore associato al 'New York Magazine'.
(33) Si veda : https://www.atd-quartmonde.org/faq/combien-y-a-t-il-de-pauvres/
(34) Si veda « En finir avec les idées fausses sur les pauvres et la pauvreté », Les Editions de l'Atelier et Editions Quart Monde, Parigi 2016.
In effetti, il modo in cui vengono "guardati" i poveri ha conosciuto un'evoluzione nel corso dei secoli, sebbene la percezione dei più poveri da parte delle fasce più abbienti della popolazione abbia avuto quasi sempre un carattere negativo, anche quando era compassionevole (cfr. il paragrafo « Regards sur les pauvres dans l'histoire » del capitolo 2 del 'memoire' « Histoire : de la honte à la fierté » del libro 'Le croisement des savoirs').
(35) Cfr. Il rapporto finale della "ricerca-azione" condotta dal 2009 al 2012 sul tema « La misère est violence - Rompre le silence - Chercher la Paix », pubblicato sulla 'Revue Quart Monde' e presentato durante una giornata pubblica organizzata presso la Maison de UNESCO a Parigi il 26 gennaio 2012.
https://www.atd- quartmonde.org/wp-content/uploads/2012/09/ATD-Rompre-Francais2-1.pdf
(36) Si puo' vedere, in questo contesto, il libro « Eradiquer la misère : Démocratie, mondialisation et Droits de l'Homme », di Xavier Godinot, Ed. Puf, 2008, in cui l'autore mostra che l'eliminazione dell'estrema povertà implica l'indivisibilità dei diritti dell'Uomo, che deve avere la priorità sul tipo di modello socio-economico da adottare, citando in questo Gandhi, Amartya Sen ed Edgar Morin, e anche il Rapporto prodotto dal Movimento ATD Quart Monde : «Pour un développement durable qui ne laisse personne de côté : le défi de l'après-2015 », e pubblicato nella Revue Quart Monde - Dossiers et Documents N° 23.
(37) Si veda il libro: 'Et vous, que pensez-vous ? L'Université Populaire Quart Monde'di Françoise Ferrand, Éditions Quart Monde, 1996.
(38) Gruppo di ricerca Quart Monde-Université (1999)."Le croisement des savoirs. Quand le Quart Monde et l'Université pensent ensemble". Paris : Éditions de l'Atelier / Éditions Quart Monde ; Fourth World-University research group (2007). The merging of knowledge. People in poverty and academics thinking together. University Press of America
(39) « Une connaissance qui conduise au combat » (dicembre 1980) par Joseph Wresinski, pubblicato nella rivista « Quart Monde », 3° trim. 1991- N° 140.
(40) « Echec à la misère » Conferenza alla Sorbonne di Joseph Wresinski, fondatore del Movimento ATD Quart Monde, 1 giugno 1983.
(41) Groupes de recherche Quart Monde-Université et Quart Monde Partenaire (2008). Le croisement des savoirs et des pratiques. Quand des personnes en situation de pauvreté, des universitaires et des professionnels pensent et se forment ensemble. Paris : Éditions de l'Atelier / Éditions Quart Monde.
Grupos de investigacion Cuarto Mundo-Universidad y Cuarto Mundo Colaborador (2012) . 'Estudio sobre la pobreza. El cruce de saberes y de practice. Cuando personas en situacion de pobreza, universitario y profesionales piensan y se forman juntos. Tomos I, II. Editorial Popular.
(42) « Le Croisement des pouvoirs - Croiser les savoirs en formation, recherche, action », sotto la direzione di Claude Ferrand. Edizioni Atelier / Éditions Quart Monde, Parigi 2008.
(43) Il testo di questa Charte è disponibile sul sito web del Mouvement ATD Quart Monde : https://www.Atd-quartmonde.fr
(44) Cfr. In particolare, la ricerca partecipativa internazionale, en croisement des savoirs, condotta in collaborazione tra ATD Quart Monde e l'Università di Oxford: « Les dimensions cachées de la pauvreté et leurs mesures ». Per tre anni, i gruppi di ricerca, composti da ricercatori universitari, da professionisti e da persone che vivono in condizioni di povertà, provenienti dal Regno Unito, dalla Francia, dagli Stati Uniti, dal Bangladesh, dalla Tanzania e dalla Bolivia, hanno lavorato insieme per stabilire nuove categorie di analisi della povertà.
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