ENERGIA E AMBIENTE

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Il piano integrato per l'energia e il clima (PNIEC) prodotto unitariamente da 3 ministeri: Ministero dell'ambiente, Ministero dello sviluppo economico, Ministero delle infrastrutture, disponibile sul sito di tutti i ministeri è stato integrato con nuovi provvedimenti. 

Tutti i grafici che saranno commentati nel presente articolo sono contenuti nel documento ufficiale.

Il piano nazionale integrato energia e clima - PNIEC 2030 si struttura su 5 linee di intervento che si sviluppano in maniera integrata agendo su questi fronti:

decarbonizzazione efficienza sicurezza energetica sviluppo del mercato interno dell'energia ricerca, innovazione e competitività

In questo intervento, per mettere a fuoco i cambiamenti che si determineranno nelle modalità di produrre e consumare energia, ci concentriamo sui primi 2 punti:
- decarbonizzazione, ovvero immettere nell'atmosfera una quantità più bassa possibile di gas climalteranti che non è solo la CO2, ma ad esempio il metano che ha un effetto serra superiore di 20 volte quello della CO2. Può essere interpretato come la necessità di produrre e consumare energia senza emissione di CO2

- efficienza: riuscire a consumare meno energia per fare le cose (incide sul sistema produttivo).

Gli altri punti, sicurezza, sviluppo e ricerca sono stati inseriti perché ci sono degli aspetti che vengono considerati strategici (non si può restare senza energia e non si può innovare senza ricerca).

Vediamo in dettaglio gli obiettivi del piano partendo dai dati del 2005:

ridurre del 56% le emissioni nel settore della grande industria ridurre del 34,6% le emissioni nel terziario e nel trasporti terrestre e civile portare al 30% l'utilizzo delle rinnovabili (l'energia dell'acqua, sole e vento)

Gli obiettivi al 2030 sono in continuità con il pacchetto energia e clima 2020 già approvato: si vuole aumentare l'impiego delle rinnovabili dal 20% al 32% (+12%) migliorare l'efficienza, cioè ridurre i consumi a parità di prodotti e servizi erogati (-12,5%) ridurre le emissioni di CO2 del 20% .

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LO SPORTELLO ENERGIA ACU-KRONOS IN VIA BORSIERI MILANO (convenzionato ARERA)


APERTO MARTEDI DALLE 9-30 ALLE 12-30 IN VIA BORSIERI 12 - MILANO 

TEL. 02- 66804827

PUOI PRENOTARE UN INCONTRO CON I NOSTRI ESPERTI INVIANDO LA RICHIESTA A energia.milano@acu.it

L'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) svolge attività di regolazione e controllo nei settori dell'energia elettrica, del gas naturale, dei servizi idrici, del ciclo dei rifiuti e del telecalore.

Lo sportello energia ACU-KRONOS è convenzionato ARERA e si occupa di questa serie di problemi sotto elencati:

 il bonus elettrico e gas; gli strumenti a disposizione dei consumatori per risolvere le controversie con i propri
fornitori; la regolazione ed i diritti dei consumatori; l'avanzamento di gestione delle pratiche aperte presso lo Sportello; l'Offerta PLACET e il Portale Offerte; Gruppi di acquisto accreditati ARERA. 

A questo link come leggere la bolletta:

https://bolletta.arera.it/bolletta20/index.php#


L'ASSOCIAZIONE KRONOS PRO NATURA 

L'associazione ecopacifista Kronos Pro Natura ha sede in Milano, via Borsieri 12.
Aderisce ed è federata all'associazione ambientalista Accademia Kronos, riconosciuta dal Ministero dell'Ambiente con D.M. ai sensi dell'art. 13 della L. 8 luglio 1986 n. 349.


L'associazione si prefigge statutariamente  lo scopo di una economia ecologica disarmata per la pace tra la società umana e la Natura. 

Un nostro impegno fondamentale è quello di lavorare per una convergenza tra i movimenti pacifisti, quelli ecologisti e per la giustizia climatica, quelli contro le disuguaglianze sociali. Ecco perché partecipiamo alla Coalizione per il Clima ed organizziamo "spedizioni" ed interventi alle Conferenze delle Parti che concretizzano il percorso di Parigi contro il riscaldamento globale. Gli ordigni nucleari vanno considerati anche come armi di distruzione climatica, cioè armi capaci di alterare in modo catastrofico l'ambiente naturale.


Riteniamo che vada chiarificato e potenziato il quadro giuridico che riconosca l'Umanità in quanto tale quale soggetto di diritti preminenti rispetto all'autodifesa degli Stati, in modo da porre limitazioni alla loro sovranità assoluta. 

Questo a partire dal principii di sopravvivenza e di terrestrità armonizzati che possono essere espressi, in interpretazione convergente, dalla Carta della Terra, fatta propria dall'UNESCO, e dal progetto di Dichiarazione dei diritti universali dell'Umanità.

I soci fondatori, nel 1996, sono Alfonso Navarra, Alfonso Faccioli, Fabio Strazzeri.
Alfonso Navarra è il Presidente, le altre carche statutarie sono in attesa di rinnovo.
Il direttivo ha come membri, Giuseppe Farinella, Adriano Ciccioni, Fabio Strazzeri, Gino Carella, Giuseppe Marazzi.

L'associazione ha progetti ed organizzazioni federate:
progetto SOS Usura - terminato nel 2012
progetto APE (Arte - Pace - Energia) - 

in corso sportello energia ACU (associazione consumatori utenti) - 

in corso Soccorso Verde - collaborazione attiva

Terra Nuestra - collaborazione attiva
Energia Felice - collaborazione attiva

I nostri principali settori di intervento sono:


1- il progetto "diritto alla pace", che collabora con i Disarmisti esigenti
2- il progetto Osservatorio per l'attuazione dell'accordo di Parigi sul clima globale, che collabora con Accademia Kronos ed esprime l'organo comunicativo "Il Sole di Parigi", di cui Kronos è editrice.


  L'ECOBONUS DEL 110%

di Giuseppe Farinella - Sportello Energia ACU-KRONOS

Il superbonus del 110% riguardante: a) gli interventi di riqualificazione energetica (ecobonus); b) gli interventi antisismici (sismabonus) è previsto dal DL rilancio, concernente "Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all'economia, nonché di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19".

Il DL rilancio 34/20 è stato approvato, il 19 maggio 2020, dal Consiglio dei Ministri (55 miliardi di misure in 250 articoli a sostegno dei lavoratori, delle famiglie, delle imprese, del terzo settore, della scuola; e degli Enti Locali).

Il DL deve ancora diventare legge dopo il voto di Camera e Senato ed inoltre si devono aspettare i provvedimenti attuativi dell'Agenzia delle entrate.

E' stato presentato come un bazooka dell'edilizia che, permettendo di fare miglioramenti sulle case più che gratis - lo Stato su 100.000 euro di lavori promette di restituire 10.000 euro in più rispetto a quelli spesi - dovrebbe fare ripartire l'economia all'insegna della sostenibilità.

Per ottenere questo 110% bisogna effettuare specifici interventi, con tetti di spesa fissati, sulla parte esterna degli edifici condominiali: non valgono - si badi bene - quelli sulle singole unità immobiliari.

Il via libera alla detrazione è dato dal rifacimento del cappotto termico (60.000 euro a unità immobiliare); la sostituzione degli impianti invernali con impianti centralizzati di riscaldamento ad alta efficienza (30.000 euro a unità immobiliare); gli interventi di messa in sicurezza nelle zone sismiche (96.000 euro a unità immobiliare); l'installazione degli impianti fotovoltaici (48.000 euro a unità).

Per avere il bonus, la classe energetica dell'edificio deve aumentare di due classi energetiche. 

Per essere più precisi, il super bonus non riguarda le ristrutturazioni degli appartamenti, rispetto alle quali restano in vigore le normali detrazioni: bonus verde al 36%; bonus ristrutturazione al 50%; ecobonus dal 50 al 75% a seconda dell'efficientamento energetico ottenuto; sismabonus dal 70 all'85%; bonus facciate al 90%. 

Per l'aspetto dei rimborsi ci sono due possibilità: il recupero in 5 anni delle spese sostenute che vanno portate in detrazione in aggiunta al 10% di sconto extra (è però escluso chi è nella no tax area) oppure fare i lavori gratis con la cessione del credito alla ditta che esegue i lavori (che applicherà uno sconto in fattura immediato), alle banche o agli altri intermediari finanziari. In questo caso non si ha diritto al bonus extra.  

Anche i lavori tradizionali, tra cui l'installazione di un nuovo condizionatore o il cambio di infissi, possono usufruire della cessione del credito e dello sconto in fattura.  

Possibili emendamenti migliorativi potrebbero riguardare il costo della cessione dei crediti che potrebbe essere eliminato. Lo Stato, inoltre, potrebbe consegnare ai singoli beneficiari una carta di credito caricata dell'importo concesso che si possa utilizzare per pagare qualunque cosa . Il costo per lo Stato sarebbe zero ove si consideri: 1. che chiunque prendesse questi soldi sarebbe costretto a fatturare e pagare IVA e proprie imposte; 2. i passaggi potrebbero essere oltre 6 prima di arrivare alla fonte Stato, determinando altra IVA e imposte; 3. si eliminerebbe il nero, almeno per questi passaggi tracciati; 4. lo Stato scoprirebbe e collauderebbe un sistema per finanziare questi lavori e, prendendoci gusto, potrebbe finanziare anche il "servizio ambientale" per la pulizia e messa in sicurezza del territorio contro frane, alluvioni, incendi e altre calamità naturali.

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