Una azione legale contro la vendita di armi all'Egitto

03.07.2020


Verbale riunione 29.06.2020 con gli avvocati Maurizio Vecchio e Virginia Cuffaro di Torino

Inizio ore 17:30 - fine ore 19:30

Organizzata da XR PACE

Associazioni presenti: Alex, Comitato Riconversione RWM Iglesias, Disarmisti Esigenti (membro Rete Internazionale: International Campaign to abolish Nuclear Weapon), M.I.R. (esponenti a titolo personale), Scienziati per il Disarmo, più altri singoli

La riunione si è aperta con una premessa in cui è stata spiegata la situazione di fatto in cui ci si muove.

Il Governo italiano ha sbandierato il fatto di avere approvato una delle più grandi commesse dal dopoguerra ad oggi avente ad oggetto l'esportazione di due fregate militari all'Egitto. Tuttavia, secondo l'iter disegnato dalla L. 185/90, che regolamenta la materia, l'esportazione di armi all'estero deve ottenere l'autorizzazione dell'Unità per l'Autorizzazione dei Materiali di Armamento (UAMA) presso il Ministero degli esteri. Tra i documenti emanati dall'UAMA non vi è alcuna autorizzazione in questo senso, e ciò potrebbe far pensare che il Governo abbia deciso di attendere, anche in seguito al polverone mediatico che si è sollevato sulla questione. Inoltre, la stessa L. 185/90 vieta l'esportazione di armi a paesi impegnati in conflitti armati (si ricordi che l'Egitto è alleato con i sauditi in guerra con lo Yemen, ed è alleato di Haftar in una guerra civile in Libia), salvo diversa decisione del Consiglio dei ministri, previo parere delle Camere. La questione esige dunque un passaggio parlamentare, che, nonostante alcune proteste di qualche deputato, non è avvenuto. Pertanto, ci troviamo in uno stallo: l'esportazione delle due fregate, dichiarata come cosa certa da Conte, non è stata ad oggi autorizzata né dall'UAMA né tantomeno dal Parlamento.

Si è poi passato a parlare della strategia giuridica "a tenaglia": ovvero, si pensa ad un'azione sia dal punto di vista civile che dal punto di vista penale.

Dal punto di vista penale, si profila una violazione della L. 185 /90. Questa legge vieta l'esportazione di armamenti a paesi coinvolti in conflitti armati ed a paesi i cui governi abbiano commesso violazione dei diritti umani. Se, dunque, la commessa venisse autorizzata, verrebbe commesso il reato di abuso d'ufficio. Questo reato si verifica ogni qualvolta, nell'esercizio di una funzione pubblica, viene violata una disposizione di legge per ottenere un vantaggio ingiusto. In questo caso, il vantaggio è costituito dall'enorme guadagno economico che la vendita degli armamenti comporta.

Dal punto di vista civile, invece, è possibile agire in giudizio per richiedere, da una parte, che l'esportazione delle due fregate all'Egitto venga fermata; dall'altra, il risarcimento del danno patito dalle associazioni che incarnano valori pacifisti e non violenti e che si battono concretamente per un mondo senza guerra e che garantisca e rispetti i diritti umani. Il danno è conseguenza diretta della vendita delle armi, e i responsabili sono le imprese Fincantieri e Leonardo che esportano le fregate all'Egitto.

Preliminarmente a queste due azioni, si è concordato sulla necessità di avanzare una richiesta generalizzata di accesso agli atti (c.d. FOIA). Con Il FOIA si chiede al Ministero degli Affari di inviare ai richiedenti tutti i documenti relativi alla vendita all'Egitto di materiale di armamento, ed in particolare il parere dell'Autorità Nazionale UAMA. È possibile presentare questa richiesta via PEC sia a nome proprio, sia a nome e per conto di una associazione. I legali che si occupano del caso predisporranno un modello precompilato che dovrà essere integrato dal nome e della firma del richiedente.

Si è dunque deciso di cominciare con l'invio del FOIA da parte di tutte le associazioni e i singoli interessati: ovviamente, maggiore è il numero di domande, migliore sarà l'effetto di pressione che si eserciterà sul Governo.

Tutti i partecipanti alla riunione hanno dichiarato di concordare con le azioni sopra descritte, e di volere procedere alla presentazione del FOIA. Il MIR deve riunire gli organi collettivi prima di potere dare l'adesione ufficiale.

Chi non disponesse di PEC, per l'invio del FOIA può appoggiarsi a titolo gratuito ai legali:

mauriziovecchio@studiolegalevm.it

virginiacuffaro@studiolegalevm.it

studiolegalesaltalamacchia@gmail.com

Molti partecipanti hanno rilevato la necessità di evidenziare il collegamento tra questa esportazione di armi all'Egitto ed altri aspetti altrettanto odiosi della società odierna, quali la distruzione dell'ecosistema ed il sistema economico estrattivista improntato unicamente al raggiungimento del profitto.

Si è condivisa una modalità per ottenere il raggiungimento di "un'unione pacifista delle forze": la condivisione di un documento programmatico contenente strategie ed obiettivi, da far girare tra le associazioni interessate.

Uno degli obiettivi potrebbe essere il coinvolgimento della famiglia Regeni, che potrebbe avere interesse alle azioni di cui si è discusso.

Si è inoltre menzionata la possibilità di coinvolgere i promotori delle altre campagne esistenti sul tema: tra queste si è parlato di "Stop Armi all'Egitto" promosso da Amnesty, Rete Disarmo e Rete della Pace e della campagna "Banche Armate" promosso dalle tre riviste Nigrizia, Mosaico di Pace e Missione Oggi.

Si ritiene, ancora, importante ed innovativo coinvolgere nella iniziativa non solo l'arcipelago denominato come "pacifista" e "nonviolento", ma anche quello "ecologista", sia quello individuabile come "storico" (ad esempio la Coalizione Clima", o l'insieme delle resistenze territoriali No TAV, No TRIV, No TAP, eccetera); sia quello delle nuove organizzazioni come XR e i Fridays For Future. Questo coinvolgimento dovrebbe esprimere la consapevolezza, da una parte, in via generale, che l'attività militare e bellica e' intrinsecamente inquinante in quanto volta alla distruzione e da subito distruttiva: distruggere inquina, e' evidentemente intuitivo; dall'altra, in via particolare, che questo specifico negoziato in corso con l'Egitto si inquadra in una "guerra regionale per il petrolio e per il gas" del tutto assurda per un Paese che, avendo sottoscritto e ratificato gli accordi di Parigi del 2015 sul clima globale, ha deciso, insieme a tutti i Paesi dell'Unione Europea, di fuoriuscire dal sistema dei combustibili fossili entro il 2050 onde evitare di contribuire al surriscaldamento del Pianeta. Se l'impegno e' quello di una transizione verso le energie pulite e rinnovabili non dovrebbe avere senso alimentare, più o meno dietro le quinte, guerre per il controllo di fonti fossili che si e' deciso di abbandonare; promozione bellica attuata oltretutto violando leggi della Repubblica come la 185/90 e soprattutto violando (sarebbe importante dimostrarlo attraverso una strategia legale coordinata con una mobilitazione di base) la stessa Costituzione nel suo articolo 11!

Infine, la riunione si è sciolta definendo i prossimi passi: prima della prossima riunione i legali condivideranno il documento programmatico contenente la strategia legale e mediatica e gli obiettivi che si intendono raggiungere, oltre al modello precompilato di FOIA; il documento verrà fatto girare nel modo più ampio a chiunque possa averne interesse.

La prossima riunione è fissata per martedì 7 luglio 2020, alle ore 18,00.

SI RIPORTA SOTTO FOIA PRECOMPILATO

Un caro saluto

Carolina Pozzo

(XR Pace)

___________________________________________________________


Spettabile Autorità Nazionale UAMA

presso Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale

Piazzale della Farnesina, 1

00135 Roma

Pec: uama.mae@cert.esteri.it

ministero.affariesteri@cert.esteri.it

Oggetto: Istanza per l'accesso agli atti amministrativi ai sensi del FOIA

Io sottoscritto/a ___________ nato/a a _______________ il__________ e residente in______________ via

_______________ n. ______ (C.F. ________________________)

(eventualmente) in qualità di legale rappresentante della _______________ con sede in ____________ via

__________________ n. ___ (C.F. e P.IVA ________________________)

in virtù di quanto previsto dall'articolo 5 del d.lgs. n. 33/2013, come modificato dal d.lgs. n. 97/2016, con la

presente

CHIEDO

- di prendere visione di tutti i documenti relativi alla vendita all'Egitto di materiale di armamento, concretamente individuato in due fregate multiruolo di classe FREMM, ed in particolare del parere dell'Autorità Nazionale UAMAsulla richiesta di esportazione all'Egitto di materiale di armamento.

  • di ottenere copia autentica in formato digitale del suddetto documento.

Per future comunicazioni vi prego di voler far riferimento anche ai seguenti recapiti telefonici, fax e di posta

elettronica certificata: _______________________________________.

In attesa, porgo distinti saluti.

Luogo, data Firma

Allegati: copia carta di identità richiedente

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